– I nostri sentimenti sono offuscati.
– Il respiro appanna le lenti.
– Qui Radio Cannolo, la radio della Repubblica Socialista Sovietica della Sicilia. I nostri ascoltatori ci domandano se è già stato predisposto un piano di emergenza per gestire l’eventuale sbarco dei numerosi migranti che, col principiare della primavera, faranno rotta verso l’isola.
– Rispondiamo: certamente, sposteremo l’isola.
Un’altra volta ancora
la memoria non ci sfiora
vedo il cielo immacolato
un turista imbalsamato
sotto il vento di ponente
ti ho cercato quanta gente
senza corpo senza mente
e il vento che ci alzava
sopra i tetti il paesetto
il comignolo fumava
il negozio ancora aperto
il ricordo che mi assale
tutto il giorno a faticare
questo vita che fa male
ora il vento più non tace
le parole che non dici
che non urli per pudore
che il mondo addormentato
si ferisca col passato
col passato incantatore
dammi il braccio per favore
non resisto non so stare
questo vento ci ha portato
dove il mondo si è fermato
e la storia che vedrai
mai più cambierà
perché tu che lo sai
in ginocchio pregherai
ma i volti ma i volti
come vecchi dischi rotti
non mi danno assuefazione
dammi il braccio per favore
– Qui Radio Cannolo, la radio della Repubblica Socialista Sovietica della Sicilia. Cari ascoltatori, in questa calda notte di mezza estate non esitate a liberarvi da tutta questa barbarie che ci circonda.
– I nostri cari ascoltatori ci hanno appena telefonato chiedendo se, per liberarsi da tutta questa barbarie che ci circonda, possono usare anche calci e pugni.
– Qui Radio Cannolo, la radio della Repubblica Socialista Sovietica della Sicilia. Cari ascoltatori, in questa calda notte di mezza estate alzate il volume della radio e aprite i finestrini delle vostre lussuose auto lasciandovi accarezzare dalla brezza fugace della gioventù.
– I nostri cari ascoltatori ci hanno telefonato chiedendo se per brezza fugace della gioventù si intende il fumo acre e venefico proveniente dalle campagne circostanti appena bruciate.
– Qui Radio Cannolo, la radio della Repubblica Socialista Sovietica della Sicilia. In questa calda notte di San Lorenzo sono molti i nostri ascoltatori che ci domandano: “Dove vanno le stelle cadenti?”.
– Rispondiamo: niente panico, le stelle cadenti vanno nell’umido se il desiderio si è avverato, in caso contrario nell’indifferenziata.